martedì 25 settembre 2007

Mura

Quattro mura.
Una finestra aperta.
Deve uscire sto' fumo... tutto quello che mi sta uccidendo, lentamente.
Un video acceso... F. mi fa compagnia. Una piacevole compagnia.
Una botta di vita. Alfabetica.
Davanti a me la prima didascalia.
Cosa può fare una coppia al mare, sotto un ombrellone con un giovane aitante sotto l'ombrellone accanto?
Donna stesa sul lettino, uomo a sedere su sdraio con parole crociate... giovane sdraiato sulla sabbia poco più a lato...
Stimola... entrambi, si. Il giovane dagli addominali scolpiti...
Perché ho questa immagine fissa che non riesco a sviluppare verbalmente come vorrei?
Pinter, Beckett, Sinisterra... una mistura contemporanea nella mia mente...
Figure staticamente classiche e rivoluzionarie.
Un Della Francesca, si. Attonite. Energiche dentro il loro involucro... Si scoprono lentamente... La Madonna del Parto... I duchi da Montefeltro...
La donna lo osserva di nascosto sotto gli occhialini scuri... prima scena.
L'uomo aspetta che la moglie vada a fare il bagno... gli chiede una parola verticale... seconda scena.
Meglio un buon bicchiere di vino... Rigorosamente Chianti.
Un brindisi a Paolo e Francesca, mio caro Dante, e ai tuoi ignavi, sodomiti, erranti navigatori...
Un'altra sigaretta.
F. è sparito dal mio video.
Entrambi che accerchiano il giovane... terza scena...
Ogni sfumatura di ogni possibile contatto... Ogni possibile desiderio umano... nascosto... celato... velato... evidente. Questo vorrei far dire a queste parole.
Accettare questo mio stile, questo mio desiderio... ogni possibile sfumatura per ogni contatto umano. Non gli estremi, no.
Sigaretta.
Le infinite sfumature...
Spalanco la finestra...
Le infinite, millesimali sfumature tra un qualsiasi estremo.
Cancello per l'ennesima volta il primo dialogo.
Quelle trascurate...
No, non ci siamo.
Il bicchiere di vino è finito, F. non torna, la donna non reagisce, l'uomo è troppo attratto, il ragazzo troppo sfuggente....
Pausa
Stasera una didascalia nella mia vita che dice: Pausa!
Perché cerchi ancora quelle emozioni? Mi chiedo.
Accetta ciò che passa... Che non è più.
Guardo le mura.
Altro bicchiere di vino...
Altra sigaretta.
No.
C'è ancora qualcosa da dire.
Qualcosa di diverso, di nuovo.
Di meno preparato.
E adesso amo queste mura... non avrò fretta di scaldarle.
Le parole verranno come verranno.
Non mi preoccuperò di ingiallirle.
Amo questo video...
Non avrò timore di far tardi...
...
UOMO:
"Quattro verticale..."
DONNA:
"Non c'è niente di più interessante"?
...
Stanno cominciando a vivere senza comunicare...
Li amo come queste mura, adesso.
Sigaretta.
Chianti.
Ciao F. bentornato. Alla tua salute, mio caro.
Fine

3 commenti:

Unknown ha detto...

No sé si termino de entenderlo. Palabras que se me escapan, frases que huyen, ideas que se evaporan. Como el aroma del Chianti. O el humo del cigarrillo. Espejismos en la arena tórrida. Palabras que vienen. Como vienen. Entre cuatro paredes. Y se van. Como el humo. Y dejan un poso de conformismo. Y una ventana abierta. Y un golpe de vida.

Beefydus ha detto...

Hey ciao :)

Beefydeutsch

mmgp ha detto...

Ciao Beefydus :-)